mercoledì 14 novembre 2007

DATE DI SCADENZA INVISIBILI NELLE ETICHETTE DEI PRODOTTI ALIMENTARI

È stato presentato lunedì mattina a Roma il primo report nazionale di Federconsumatori sulla data di scadenza nelle etichette dei prodotti alimentari.
Si tratta della prima parte tesa a rilevare lo stato di fatto dell’indicazione della data di scadenza dei prodotti alimentari prima dell’entrata in vigore del decreto legge n.7/2007 convertito con modificazioni nella L.40/2007 (Bersani 2007).
Tale legge detta infatti all’art.4 alcune prescrizioni volte a garantire una migliore visibilità e leggibilità della data di scadenza sui prodotti alimentari.
L’indagine, di tipo fotografico, condotta su circa 250 prodotti appartenenti alle grandi marche, a private label e primi prezzi, mostra che il 28% dei prodotti analizzati è da considerarsi soddisfacente ed è quindi in grado di dare un’informazione chiara e ben visibile al consumatore al momento dell’acquisto. Invece il 32% dei casi sono negativi e il 39% presentano delle imperfezioni.
Tra i casi positivi, si collocano gran parte dei prodotti freschi con scadenza da zero a tre mesi: un risultato importante dato che il consumatore, per prodotti che possiamo considerare più a rischio per la sua salute, appare più tutelato.
I risultati dell’indagine nel suo complesso sono negativi e auspichiamo pertanto che una corretta applicazione della legge da parte dei produttori e dei distributori possa dare dei risultati molto migliori tenuto conto delle aspettative dei consumatori che considerano la data di scadenza (84% degli intervistati), fra le diverse informazioni presenti in etichetta, quale elemento più importante a cui presta attenzione.
Obiettivo di questo primo report è contribuire a sviluppare una maggiore attenzione da parte di produttori e distributori e contestualmente ad aprire un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori, al quale Coop Italia, Federalimentare, CNA Alimentare, U.N.I.P.I. hanno dato la loro disponibilità, sui criteri di collocazione ed evidenziazione della data di scadenza, in particolare dei prodotti alimentari.
A complemento della documentazione fotografica con i casi più significativi rilevati, seguono due appendici: la prima sulla data di scadenza dei prodotti cosmetici e per la cura della persona e la seconda che riporta i risultati di una rilevazione video dei comportamenti nel reperimento della data di scadenza sui prodotti alimentari.
L’etichetta, “cartà di identità dei prodotti” deve comprendere tutte le informazioni stampate in modo chiaro, accessibile e comprensibile, costituendo un elemento essenziale per la tutela della salute del consumatore, premessa fondamentale per un consumo consapevole. Dalla ricerca è emersa una reale necessità di rendere più chiare le informazioni in etichetta, in particolare quelle relative alla data di scadenza.

ACCELERA L'INFLAZIONE PER ENERGIA E ALIMENTARI, VOLA IL PANE

I CONSUMATORI: AUMENTI ALIMENTARI PESANO PER 400 EURO ANNUI A FAMIGLIA DOPO CHE ANCHE L’ISTAT CERTIFICA I RINCARI, IL GOVERNO DEVE INTERVENIRE!

Una vera e propria stangata si è abbattuta sui consumatori italiani ad ottobre e questa volta certificata anche dall’ Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), seppur attraverso percentuali sottostimate.
I dati sull’inflazione di ottobre registrano infatti rincari considerevoli:
+ 10,3 % il pane
+ 6,4 % la pasta
+ 5 % il latte
+ 5,3 % la frutta
+ 7,3 % il pollame
Se si considerano anche gli aumenti di agosto e settembre, solo per il settore alimentare ogni famiglia spenderà in più circa 400 euro annui, una situazione particolarmente critica se anche l’Istat registra aumenti così elevati.
È dunque necessario che il Governo intervenga subito, attraverso un’attività di controllo a tappeto dei prezzi, l’attuazione immediata del progetto “sms consumatori” (che fornisce informazioni in tempo reale sui listini nella varie città), agevolando le vendite dirette produttore-consumatore e avviando una intensa campagna di lotta alle speculazioni, unica spiegazione a rincari di tale portata.