venerdì 31 agosto 2007

mercoledì 29 agosto 2007

SCIOPERO


PREZZI DEGLI ALIMENTARI IN AUMENTO NEL 2007. LE ORGANIZZAZIONI DEI CONSUMATORI CHIEDONO LA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO

PREZZI ALIMENTARI: SI ACCELERI LA DATA DI CONVOCAZIONE DEL TAVOLO AGROALIMENTARE. SI REGISTRANO AUMENTI ANCHE DEL 27%.

Per le organizzazioni dei consumatori (Federconsumatori, Adoc, Adusbef, Codacons), va convocato urgentementer il Tavolo Agroalimentare, a fronte dei considerevoli aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari, soprattutto di quelli di base, quali pane, pasta e latte.
"Le giustificazioni addotte, come quella dell’aumento del prezzo della materia prima a livello internazionale, sono inaccettabili - affermano in un comunicato le organizzazioni dei consumatori - ... non si tiene conto della rivalutazione dell’Euro sul Dollaro, quale moneta di acquisto dei prodotti di base; inoltre l’incidenza della materia prima sulla determinazione del costo del prodotto trasformato e finito varia dal 10 al 30%, essendoci diversi costi di filiera, per l’energia, la manodopera, il trasporto, la commercializzazione e la pubblicità. Quindi traslare l’aumento della materia prima in identica misura sul prezzo del prodotto finito è operazione scorretta e speculativa.

Qui di seguito diamo la tabella degli aumenti di alcuni prodotti:
(clicca sull'immagine per ingrandirla)




lunedì 27 agosto 2007

13 SETTEMBRE: 7° SCIOPERO DEI CONSUMATORI

IL 13 SETTEMBRE SCIOPERO DELLA SPESA E UN GIORNO DI RINUNCIA SIMBOLICA ALLA PASTA ASCIUTTA!!!

- contro l'aumento dei prezzi di luce, gas, treni, pane, latte, pasta e libri scolastici
- contro i crac e gli imbrogili di banche, revisori e agenzie di rating che fanno andare in fumo i nostri risparmi
- contro i sindaci che non organizzano mercati di vendita riretta dagli agricoltori ai consumatori e non fanno il catasto degli incendi
- per una incisiva lotta alle lobbies che si oppongono alla concorrenza: banche, assicurazioni, petrolieri, tassisti, farmacisti

I CONSUMATORI CHIEDONO AL GOVERNO , AI PRODUTTORI E AI COMMERCIANTI IL RIBASSO IMMEDIATO DEL 5% DI TUTTI I PREZZI E TARIFFE
Le associazioni dei consumatori ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI effettueranno una giornata di mobilitazione nazionale il giorno 13 settembre, promuovendo iniziative pubbliche nelle maggiori piazze italiane a partire da quella di Montecitorio in Roma, e in piazza Verdi dove ha sede l’Antitrust.
La nostra vuole essere un’iniziativa di denuncia e di proposta affinché si intervenga nella questione relativa agli aumenti dei prezzi e delle tariffe, sia quelli già realizzati che quelli annunciati nelle prossime settimane.
Infatti si sono già realizzati:
* Aumenti dei prezzi dei generi alimentari, a partire da quelli essenziali di pane, pasta, olio e latte, che vengono giustificati con i costi delle materie prime.
* Aumenti per la scuola, libri e varie tipologie di accessori.
* Aumenti di gas, elettricità e benzina.
* Aumenti dei servizi bancari ed assicurativi.

Vogliamo protestare contro questi ingiustificati aumenti che colpiscono le famiglie italiane e:
CHIEDIAMO UN IMMEDIATO RIBASSO DEL 5% DI TUTTI I PREZZI E TARIFFE ALTRO CHE AUMENTI!!!
* Per denunciare e pretendere interventi atti a scongiurare crack finanziari e ricadute pesanti sulle famiglie e sull’economia in generale in tema di risparmio e di investimenti.
* Per un più incisivo intervento atto a sconfiggere posizioni di lobbies che si oppongono alla concorrenza: banche, assicurazioni, taxi.
* Per interventi più marcati in tema di liberalizzazione, come già positivamente si è iniziato a fare, su carburanti, elettricità ed energia in generale.
* Per un mercato più chiaro, più trasparente, dove il consumatore sia rispettato ed informato a partire dalla conoscenza dell’origine delle produzioni.

Inoltre si rendono necessarie maggiore determinazione e maggiore celerità su:
* Trasformazione in decreto legge del provvedimento di Legge Bersani giacente in Senato, dove si affrontano, tra l’altro, questioni condivise in tema di accisa dei carburanti e di maggiore competitività del settore.
* Realizzazione della legge definita Class Action, con le necessarie modifiche migliorative
* Rafforzamento dei poteri di verifica, controllo e sanzione delle authority.
* Interventi immediati per la definizione della fascia di garanzia per le famiglie meno abbienti nei settori energetici.
* Ampliamento degli spazi funzionali a vendite dirette produttori-consumatori.
* Tutela della produzione italiana a tutela della qualità e della assenza di pericoli per la sicurezza

Alla luce di tutto ciò chiediamo sia al Governo che alle Istituzioni la convocazione di tavoli di confronto, per smascherare dove si annidano speculazioni al fine di eliminarle.
Nelle giornate di mobilitazione si invitano i cittadini, come segnale simbolico, ad astenersi almeno da un acquisto e a rinunciare alla pasta asciutta come simbolo e protesta contro l’avvio della speculazione sui prezzi iniziata proprio con il pretesto dell’aumento del rezzo del grano.
Nei presidi che si effettueranno verranno distribuiti gratuitamente dalle associazioni pane economico, latte e vari tipi di pasta alla cittadinanza

NONOSTANTE IL DECRETO BERSANI, MANCA UNA VERA CONCORRENZA. PREVISTI RINCARI CONSISTENTI

NONOSTANTE BERSANI, MANCA UNA VERA CONCORRENZA: RINCARI CONSISTENTI PREVISTI IN NUMEROSI SETTORI
SETTIMO SCIOPERO DELLA SPESA INDETTO DALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI PER IL PROSSIMO 13 SETTEMBRE

Nonostante l’Istat, il carovita continua ad erodere i redditi delle famiglie con una prevedibile stangata di 1.098 euro in 12 mesi, con rincari consistenti in numerosi settori, dalle banche alle assicurazioni, con tariffe che aumentano (almeno 100 euro a polizza); lievissime riduzioni solo in due capitoli di spesa: tariffe telefoniche - un'impercettibile diminuzione in un anno di 20 euro -e sanità e salute - di 38 euro, per effetto della riduzione dei prezzi dei medicinali.
La palma d'oro dei rincari spetta ai servizi idrici (+ 14,7%, + 20 euro, porterà il costo medio a 140 euro l'anno); ma l’aumento più elevato per consistenza, riguarderà i consumi alimentari, con un più 7,4 per cento (+ 414 euro in assoluto, oltre 6.000 euro a famiglia), per effetto della lunga filiera speculativa; le spese per l'elettricità aumenteranno invece del 7,1% (25 euro di aumenti sulla bolletta che passa da 348 a 373 euro l’anno), mentre il gas del +4,8 %.
Poi i trasporti (+3,3%), più 144 euro l’anno pro-capite a famiglia a causa della lievitazione delle benzine, dell’assenza di competizione e della voracità fiscale, mentre le spese per l’abitazione (+ 2,6%) con 198 euro di aumenti e con la spesa arrivata a 7.798 euro. Rincari anche per alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+ 4,4%, 65 euro in più); bevande e tabacchi (+2,5%); mobili e servizi per la casa (+3,2); abbigliamento e calzature (+3,9 %).
Le uniche diminuzioni si registrano nel capitolo “spese telefoniche”, con una diminuzione del 5% per cento su base annua, che si traduce in un risparmio di 20 euro; le spese per Sanità e Salute, che diminuiscono del 3,7 per cento...

Mentre a settembre si profilano ulteriori stangate quantificate in oltre 600 euro a famiglia, le associazioni dei consumatori confermano il settimo sciopero della spesa per il 13 settembre 2007, indetto per denunciare una odiosa speculazione da filiera, che fa lievitare i prezzi dai campi alla tavola con ricarichi anche superiori al 900%, ...

Rincari medi di oltre 1.000 euro dunque, senza contare alcune grandi città come Milano,dove per il combinato disposto di allegri ritocchi alle tariffe dei trasporti locali, dai taxi ai biglietti autobus e metro, a quelli dei treni del 10%, l’introduzione del ticket d’ingresso in città,ed altre piccole “stangatine”, la somma può raddoppiare superando un gravame di ben 2.000 euro.
SPESE E RINCARI
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TOTALE DICEMBRE 2006 = Euro 28.722

TOTALE RINCARI + 1.098 (DIC.2007) = Euro 29.820

TURISMO: STAGIONE ROVENTE DAL PUNTO DI VISTA VERTENZIALE

TURISMO: STAGIONE ROVENTE PER LE VERTENZE TURISTICHE. TRA CONSULENZE E PRATICHE DI ASSISTENZA OLTRE 3.500 I CASI. LE SEGNALAZIONI DI DISSERVIZI SONO 31.000

Primo bilancio di Federconsumatori relativa a quella che è stata veramente un’estate calda per il turismo.
I dati parlano chiaro: lo Sportello nazionale di tutela del turista ha assistito, tra semplici consulenze e vere e proprie pratiche di assistenza, oltre 3.500 persone, corrispondenti a quasi 1.300 consulenze, confermando così il dato dell’estate precedente.
A questi casi di consulenza e a pratiche di assistenza si devono aggiungere oltre 30.000 segnalazioni di disguidi e disservizi turistici raccolti dalle sedi territoriali della Federconsumatori.
Quest’anno si attendeva un calo del contenzioso turistico. Ciò non è avvenuto e la causa è principalmente dovuta ad un deciso aumento, nei mesi estivi, del contenzioso legato al trasporto aereo, con frequenti cancellazioni e spostamenti del volo (in special modo nelle compagnie low cost e nei charter compresi in pacchetti) e per i sempre più frequenti smarrimenti di bagagli di cui la cronaca ci informa.
Proprio questo aumento del contenzioso aereo, che occupa circa il 25% dei casi, ha fatto scendere la percentuale dei reclami riguardanti i pacchetti tutto compreso al 33%, percentuale comunque sufficiente a farne la tipologia prevalente. Qui i recenti eventi naturali (dalle alluvioni in India al terremoto in Perù, fino all’uragano in Messico) occupano una parte non trascurabile delle richieste di intervento. Seguono le problematiche alberghiere (poco meno del 9%), gli appartamenti in affitto (circa il 5%) e le problematiche relative al campeggio ed al turismo itinerante (complessivamente un altro 9%).
…La Federconsumatori ritiene, anche a causa di quanto denunciato e vista l’importanza che detiene il settore del turismo nel nostro paese, che sia indispensabile aprire al più presto tavoli di confronto, a partire da quello istituzionale con il Governo e con gli operatori turistici dei vari comparti, al fine di porre le basi di un lavoro di prevenzione e di miglioramento della qualità dei servizi turistici.

mercoledì 8 agosto 2007

BENZINA: uno studio europeo comparativo smaschera inefficienze e speculazioni nella filiera petrolifera


Il comunicato di Federconsumatori e Adusbef

Si richiede da tutte le parti di mettere le cifre in chiaro. Adusbef e Federconsumatori vogliono fare proprio questo.
Abbiamo elaborato una comparazione europea sul costo in centesimi al litro (arrotondati, cioè senza i millesimi che sono per il calcolo molto marginali) del prezzo industriale della benzina, del prezzo di vendita e della percentuale di tassazione al 30 luglio 2007.

Qui di seguito i dati: (clicca sulla tabella per ingrandirla)

Percentuale media europea: 60%.
Da questi dati si evincono alcune considerazioni fondamentali.
La prima è quella dello scarto, che raggiunge circa in 9 centesimi il prezzo industriale, tra Italia e Francia - Germania ed addirittura ancora superiore di diversi paesi come Inghilterra e Polonia.
È qui quindi che bisogna decisamente intervenire perché risulta evidentissima l’inefficienza e/o gli effetti speculativi messi in campo da tutta la filiera petrolifera.
Non dimentichiamo mai che ogni centesimo in più sono 228 milioni di euro all’anno intascati in più dai petrolieri e, all’anno, hanno mediamente una ricaduta negativa sulle tasche dei consumatori dai 150 ai 200 euro.
La seconda considerazione riguarda la tassazione, l’Italia si situa nella media europea del 60% e viene superata da Germania, Francia, Inghilterra e Belgio.
Ciò significa che il problema della tassazione è un problema europeo e come tale va affrontato.
Nel nostro Paese noi comunque rivendichiamo che si acceleri il processo di legiferazione affinché sia messo in atto il sistema che rende mobile “l’accisa” sui carburanti, per rendere flessibile il sistema di tassazione e quindi calmierare il prezzo della benzina quando si è in presenza di picchi del costo del petrolio, evitando perciò che l’Erario guadagni trasformandosi in un’ottava compagnia petrolifera.
Infatti siamo proprio nella situazione in cui vi è la presenza di un aumento considerevole dei prezzi dei carburanti e quindi l’opportunità di utilizzare questa norma diventa importante.
Per essere più precisi, dal 1 gennaio al 30 luglio il prezzo della benzina è aumentato di 15 centesimi, di cui 12,5 ai petrolieri e 2,5 all’Erario, quindi pur essendosi abbassata la percentuale della tassazione italiana sul litro della benzina, sempre a quella data, dal 64% al 60% dell’attuale vi è da intervenire anche su questo versante.Per quanto riguarda inoltre l’incontro di venerdì, noi plaudiamo a ciò ma per quanto riguarda la nostra presenza siamo totalmente indifferenti, poiché il Ministro è perfettamente a conoscenza delle nostre posizioni pubblicizzate da anni e ripuntualizzate nel nostro comunicato ufficiale di ieri.

CALL CENTER: STOP ALLE TELEFONATE INDESIDERATE


Telecomunicazioni: stop alle telefonate indesiderate da parte dei call center. Lo affermano il Tribunale civile di Roma e l'Autorità Garante della Privacy.

Il Comunicato di Federconsumatori.


La caccia ai clienti attraverso le chiamate dei call center è stata dichiarata violazione della privacy.
Una ordinanza del Tribunale Civile di Roma del 27 luglio stabilisce che Wind e Tele2 hanno violato la privacy di migliaia di italiani.
Chi non ha dato il consenso a ricevere telefonate pubblicitarie non può essere perseguitato da decine di telefonate alla ricerca di nuovi clienti.
Nella stessa ordinanza si vieta a Telecom, autrice della denuncia, di spedire moduli prestampati di clienti che non desiderano ricevere pubblicità per telefono.
Federconsumatori invita l’Authority delle Comunicazioni a fare immediatamente una indagine e sanzionare tutti i comportamenti scorretti, i consumatori italiani sono stanchi di ricevere centinaia di telefonate non desiderate.
Federconsumatori approva inoltre l’intervento in materia da parte dell’Autorità Garante della Privacy, la quale ha stabilito importanti misure in tutela degli utenti, imponendo lo stop alle telefonate indesiderate dei call center entro il 10 settembre.

IL CONSIGLIO EUROPEO HA ELABORATO UN RISOLUZIONE "SULLA STRATEGIA PER LA POLITICA DEI CONSUMATORI DELL'UE 2007 - 2013"

Il Consiglio Europeo ha approvato una Risoluzione a tutela dei consumatori
E' compito della Comunità contribuire a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori, nonché a promuovere il diritto all'informazione, all'educazione e all'organizzazione per la tutale dei loro interessi
Consumatori informati e con maggiori poteri, fiduciosi e aventi diritti effettivi costituiscono una forza motrice per il successo e i cambiamenti economici.
Nella Risoluzione, il Consiglio dell’UE conviene che gli interessi dei consumatori debbano essere presi in considerazione in tutti i settori della politica europea. Questa è una condizione preliminare per una politica dei consumatori efficace e costituisce una buona base per il conseguimento degli obiettivi di Lisbona. Le preoccupazioni riguardanti gli interessi economici dei consumatori, nonché la loro informazione, concernono molte politiche specializzate. L’inclusione degli interessi dei consumatori negli altri settori politici, anche nei servizi di interesse generale, rappresenta un compito comune a tutte le istituzioni dell’UE e agli Stati membri. Pertanto, accoglie con favore l’elaborazione da parte della Commissione, di una strategia per la politica dei consumatori per il periodo 2007-2013 a livello dell’UE che s’incentra sull’ampliare al massimo le scelte e la fiducia dei consumatori responsabilizzandoli e proteggendoli, promuovendo l’occupazione e la crescita ed estendo i mercati competitivi e che mira alla realizzazione di un mercato interno al dettaglio più integrato ed efficace.
Il testo della Risoluzione sul sito di Ambiente e Lavoro all'indirizzo:

martedì 7 agosto 2007

FEDERCONSUMATORI: DANNI ESISTENZIALI PER I VIAGGIATORI COLPITI DA DISSERVIZI NEGLI AEROPORTI

In un periodo di evidente difficoltà nei collegamenti aerei, con grave disagio per gli utenti, Federconsumtaori continua a ricevere numerose segnalazioni di cittadini inferociti, chi per lo smarrimento dei bagagli, chi per i ritardi subiti.
Federconsumatori sarà a disposizione per denunciare i danni subiti e chiederà il risarcimento dei danni esistenziali o per vacanza rovinata.

CARBURANTI: UN VADEMECUM DI FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF PER RISPARMIARE

Come risparmiare benzina, secondo FEDERCONSUMATORI e ADUSBEF

Alcuni provvedimenti che permetterebbero un risparmio energetico, per il paese e per il singolo consumatore:

- Riorganizzare e razionalizzare l’intera rete di distribuzione carburante, elefantiaca ed inefficiente, superando concentrazioni e duplicazioni oggi presenti nelle stesse piazze e strade. Ciò comporterebbe risparmi per circa 6 centesimi di euro al litro.
- Apertura alla grande distribuzione della vendita carburante, così come in Europa. Si verificherebbero risparmi pari a 8-9 centesimi di euro al litro.
- Cancellazione degli inutili gadget, o loro trasformazione in sconti o buoni benzina, con risparmi pari a 1,5 centesimi.
- Realizzare in tutti i punti di rifornimento del sistema self-service ed immettere l’innovazione tecnologica che permette la conservazione del prezzo scontato dopo l’orario di chiusura attraverso il sistema del telecontrollo. Risparmio di circa 4 centesimi al litro.
- Modernizzare i distributori con le gradualità necessarie, da vendite solo oil a vendite oil-non-oil . Risparmi prevedibili attorno a 6-7 centesimi

A regime e con tutti questi accorgimenti, solo nel settore della distribuzione, si possono risparmiare in media per ogni litro di carburante dai 13 ai 15 centesimi, tali risparmi comporterebbero minori esborsi per gli automobilisti di circa 7 euro ogni pieno di benzina, pari a 14 euro al mese e 168 euro all’anno.
Inoltre vi sarebbe una ricaduta positiva nel risparmio sui costi di trasporto dei beni di largo consumo di circa lo 0,5% sul tasso di inflazione, pari a 140 euro l’anno a famiglia.
Chiediamo inoltre al Governo:
· Strumenti, verifiche, controlli e sanzioni sul versante degli atteggiamenti della filiera nella determinazione dei prezzi, per superare la doppia velocità speculativa sul prezzo dei carburanti.
· Che chieda all’industria, partendo dal gruppo di cui lo Stato detiene il pacchetto di maggioranza relativa, investimenti finalizzati a modernizzare gli impianti di raffinazione del petrolio per implementare le quote di distillati leggeri (benzine e gasoli).
· Che intervenga velocemente realizzando normative ad hoc per la produzione e la relativa sostituzione dei carburanti tradizionali con i biocarburtanti, questione ancora irrisolta il cui ritardo ci pone sotto infrazione da parte della Comunità europea.
· Che lavori intensamente a livello internazionale perché sia possibile acquistare petrolio in Euro anziché in Dollari, per evitare ulteriori speculazioni sui cambi.
· Che intervenga affinché venga eliminata, o quantomeno resa minuscola, la terza cifra (in millesimi di euro) del prezzo dei carburanti, per meglio far comprendere concretamente la comparazione del prezzo tra un distributore e l’altro, con variazioni, queste si, significative di centesimi.

Infine, cosa rilevantissima, rivolgiamo un appello al Senato, e quindi a maggioranza ed opposizione, perché venga approvato il terzo Disegno di Legge Bersani che, oltre a contenere normative atte a modernizzare, come noi vogliamo, la rete di distribuzione, contiene la norma che rende mobile “l’accisa” sui carburanti, per rendere flessibile il sistema di tassazione e quindi calmierare il prezzo della benzina quando si è in presenza di picchi del costo del petrolio, evitando perciò che l’Erario guadagni trasformandosi in un’ottava compagnia petrolifera.

lunedì 6 agosto 2007

CARBURANTI: CON L'ESODO ESTIVO IN ARRIVO NUOVE SPECULAZIONI

CARO PIENO: PER FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF BISOGNA AFFRONTARE LA SPECULAZIONE PETROLIFERA PUNENDO I PETROLIERI.
L’ingiustificata speculazione petrolifera che arriva puntuale ad ogni esodo, oggetto di numerose denunce anche alle Procure della Repubblica, che impone il prezzo delle benzine con un surplus di 5 centesimi al litro rispetto alla media europea, ha fatto guadagnare oggi, con un ricarico di 3 euro ogni pieno, almeno da 60 a 75 milioni di euro,sulla pelle delle famiglie.
Adusbef e Federconsumatori,pur plaudendo all’iniziativa del ministro per lo Sviluppo economico Bersani che ha convocato per il 10 agosto i petrolieri, per esaminare il nodo del divario tra i prezzi dei carburanti in Italia e la media dei paesi Ue, chiedono drastiche misure draconiane per stroncare una evidente speculazione che riverbera i suoi effetti sulle famiglie e sul mercato.
Adusbef e Federconsumatori,che avevano inoltrato esposti denunce alle Procure della Repubblica,chiedono anche che fine abbia fatto l’inchiesta aperta della Procura di Roma sulla speculazione petrolifera, della quale non risulta più traccia.
Con l’apprezzamento dell’euro sul dollaro del 30 per cento circa,è ancora più odiosa una speculazione dei petrolieri, che oltre a fare utili stratosferici sulla pelle dei consumatori, continuano ad essere i padroni d’Italia,senza che nessun Governo,ponga un termine,anche con l’imposizione di regole chiare e trasparenti sugli andamenti dei prezzi all’ingrosso ed alla pompa,dei prezzi della benzina.
Ci auguriamo che venga finalmente messa la parola fine ad una odiosa speculazione,che incide per circa 150-200 euro l’anno ad automobilista, costretto a pagare una sorta di pizzo alla più totale delle asimmetrie dei mercati.

CARBURANTI: ORMAI INSOPPORTABILI LE SPECULAZIONI SUI PREZZI. FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF CHIEDONO L'INTERVENTO DEL MINISTRO

BENZINA. FEDERCONSUMATORI E AUDSBEF CHIEDONO L'APPROVAZIONE DEL TERZO PROVVEDIMENTO BERSANI.
Federconsumatori da tempo hanno chiesto l’intervento del Governo in merito alle speculazioni ormai insopportabili sul prezzo dei carburanti.
Ogni centesimo in più del prezzo si traduce in un ricavo di circa 19 milioni di Euro per i petrolieri. Solo in queste ultime settimane la variazione in più di circa 5 centesimi del prezzo della benzina ha causato perdite per i cittadini di 2,5 Euro ogni pieno, pari a 60 Euro annui e guadagni per chi vende la benzina di 95 milioni di Euro/mese.
Tutto ciò è insopportabile ed è ascrivibile a tre questioni fondamentali:
- una speculazione derivante dalla doppia velocità, attuata dai petrolieri, con cui si determina il prezzo del carburante
- i costi di un sistema industriale inefficiente che determina costi tra i più elevati in Europa
- una rete di distribuzione anch’essa inefficiente da innovare e razionalizzare, con l’apertura della vendita nella Grande Distribuzione, dove si possono risparmiare 8-9 centesimi di Euro per ogni litro di carburante.
Queste sono le questioni reali, da affrontare con grande determinazione, attraverso verifiche, controlli e sanzioni, anche sapendo che lo Stato italiano detiene la maggioranza relativa della proprietà del più grande operatore petrolifero del nostro paese.
Per quanto riguarda il sistema di tassazione troppe volte invocato per nascondere le reali inefficienze del sistema, esso si colloca in una media attorno al 64-65% soglia ben superata da altri Paesi quali l’Inghilterra, la Germania, la Francia e il Belgio, con percentuali oscillanti attorno al 70% e con Spagna, Grecia ed Irlanda, con percentuali inferiori dal 55 al 60%.
Ciò non toglie che, come abbiamo chiesto più volte, il nostro sistema di tassazione debba avere una maggiore flessibilità, trasformando l’accisa (tassa di produzione) da fissa a mobile quando il petrolio abbia impennate di prezzo, per fare in modo che venga calmierato il costo della benzina e si impedisca così che l’Erario diventi l’ottava compagnia petrolifera.
Ecco perché chiediamo che si accelleri l’approvazione del terzo provvedimento Bersani, già approvato alla Camera, ora al Senato, e che contiene tale norma importante per i consumatori.

venerdì 3 agosto 2007

FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF CONTRO LE SPECULAZIONI SUI GENERI ALIMENTARI

Campagna allarmistica e inaccettabile sui prezzi dei prodotti alimentari: l'incidenza delle materie prime varia dal 10 al 20 % sui costi finali.
Federconsumatori e Adusbef denunciano le speculazioni e auspicano una razionalizzazione della filiera: troppi passaggi, troppi costi.
Per Adusbef e Federconsumatori le pretese di aumentare considerevolmente i prezzi dei prodotti alimentari, a causa dell’aumento delle materie prime, è sicuramente infondato. Ciò è sicuramente legato a intenzioni speculative, di cui francamente non se ne sente il bisogno anche a causa dei cali di consumo degli alimentari registrati dalle famiglie per via di un potere di acquisto massacrato dalle politiche economiche disastrose e dalle speculazioni commerciali messe in atto dal 2001-2006. Nel merito bisogna sempre ricordare la realtà dei costi di produzione che si fa presto a nascondere o a sottacere.
Innanzitutto l’aumento internazionale dei costi delle derrate deve essere ridimensionato dell’8% pari all’aumentato cambio Euro-Dollaro dal 2006 al 2007.
Inoltre, cosa fondamentale, il costo dei prodotti di base, sui prodotti trasformati e finiti, incide con percentuali che variano dal 10 al 20%.
Prendiamo il caso della filiera della pasta: il prodotto di base (grano) incide per circa il 9% sul prodotto finito e per il 91% nei vari passaggi della filiera sino alla vendita al dettaglio. Quindi, eventuali aumenti potranno incidere sino al 9% dell’intero costo del prodotto finito e non traslato, come si vuol fare intendere, completamente sul prezzo al dettaglio. Per maggiore chiarezza un 20% di aumento del prodotto di base inciderà, in questo caso, dell’1,8% e non del 20% come enunciato. Bisogna, inoltre, ricordare che se un chilo di pasta, che mediamente costa 1,10-1,20 Euro al chilo, subisse aumenti davvero considerevoli, improponibili e speculativi del 10% farebbero lievitare il costo a 1,11-1,21 Euro, anziché i 5-6-cent di euro di cui si parla già per il prossimo settembre.
Adusbef e Federconsumatori, dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, verificheranno, controlleranno e denunceranno qualsiasi tentativo di speculazione vorrà essere messo in atto, attraverso tutte le iniziative occorrenti, sia politiche che legali.

mercoledì 1 agosto 2007

FEDERCONSUMATORI DIFFIDA LE POSTE: ILLEGITTIMA LA NUOVA TASSA SUI VAGLIA POSTALI

FEDERCONSUMATORI DIFFIDA POSTE ITALIANE SULLA ILLEGITTIMA INTRODUZIONE DELLA NUOVA TASSA DI EURO 2,50 IMPOSTA AI BENEFICIARI DI VAGLIA POSTALI.

Federconsumatori ha diffidato Poste Italiane S.p.A. in riferimento alla richiesta illegittima di € 2,50 nei confronti dei beneficiari di vaglia postali, attiva dal 1° luglio scorso.
A fronte delle richieste di numerosi utenti sui motivi di questa indebita sottrazione di denaro le risposte sono state le più generiche e vaghe, e nessuna informativa risulta essere stata affissa negli Uffici Postali in giro per l’Italia.
L’illegittimità di questa sottrazione di denaro risulta evidente: il consumatore che riceve un vaglia è soggetto terzo rispetto ad un contratto di cui non è parte stipulante.
Il comportamento di Poste risulta dunque un indebito arricchimento, perciò Federconsumatori intende dar dura battaglia nei confronti di questo illegittimo comportamento,qualora Poste non desse esecuzione alla diffida loro inviata dall’associazione di consumatori, procederà con tutti gli strumenti legali a sua disposizione.
Il comportamento di Poste risulta tanto più grave poiché mascherare una evidente anticoncorrenzialità, venendo a colpire soprattutto gli utenti che non sono provvisti di un conto corrente postale.
Federconsumatori invita tutti i consumatori che siano stati colpiti dall’ennesimo atto di arroganza dei poteri finanziari a rivolgersi ai propri sportelli per dare inizio ad una serie di azioni di recupero del mal tolto.
Federconsumatori è a Como
via Italia Libera 15
tel. 031 242824