martedì 13 maggio 2008

Verifica dei contatori del gas: agevolazioni previste, accolte le proposte di Federconsumatori

CONTATORI DEL GAS: FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA PER LE FAMIGLIE! CONDIZIONI DI AGEVOLAZIONE PER LA VERIFICA DEI CONTATORI DEL GAS. ACCOLTE LE PROPOSTE DELLA FEDERCONSUMATORI

Dal prossimo 1 giugno 2008 parte la più grande campagna di verifica dei contatori del gas per uso domestico mai realizzata in Europa.
Eccezionali condizioni di agevolazione a favore dei clienti domestici sono state deliberate lo scorso 29 Aprile dall’Autorità per l’Energia, al fine di abbattere le remore ed i rischi presenti nelle normative vigenti per i consumatori che volevano richiedere la verifica del contatore del gas.
Le condizioni di agevolazione per la verifica dei contatori del gas ormai vetusti sono state deliberate dall’Autorità per l’Energia, con l’accoglimento di suggerimenti e proposte di alcune associazioni dei consumatori ed in modo particolare di quelle della Federconsumatori, presentate nel corso della consultazione conclusasi alla fine di marzo (sintetizzate e corredate da alcune tabelle statistiche sul sito www.federconsumatori.it,
nella sezione Osservatori, studi e ricerche).
La Federconsumatori ha visto accolte le sue proposte in merito a:
● nel caso di funzionamento corretto, verifica praticamente gratuita, con il solo addebito del costo di gestione della pratica (5 Euro, invece dei 40 attualmente
previsti);
● nessun addebito al consumatore nel caso in cui, a seguito della verifica, risultano fatturate quantità di gas inferiori a quelle effettivamente fornite;
● diritto del consumatore ad ottenere la restituzione delle somme pagate per le
quantità di gas fatturate in più rispetto al reale consumo. Tali quantità saranno determinate con la ricostruzione del consumo (oggi non prevista), applicando i criteri vigenti per il settore elettrico;
● mantenimento delle condizioni di agevolazione anche per gli anni successivi al 2010, per tutti i contatori fabbricati fino a 25 anni prima della data di richiesta della verifica.

Federconsumatori esprime un giudizio positivo sull’attività dell’Autorità per l’Energia per l’impegno profuso nel venire incontro alle richieste dei consumatori.
Federconsumatori invita ad accedere alla campagna di verifiche soprattutto le famiglie che utilizzano il gas anche per l’impianto di riscaldamento autonomo, in quanto, per quanto riguarda tali casi, l’eventuale fatturazione di gas non effettivamente consumato si è tradotto in un maggior danno, sia in cifra assoluta, che in percentuale, per effetto dell’applicazione dell’IVA con l’aliquota al 20% (come è avvenuto per questo tipo di fornitura fino al 31/12/2007) e non del 10%, da sempre prevista solo per la fornitura di gas per uso cottura e produzione di acqua calda.

Ristoranti a prezzi proibitivi, anche in pausa pranzo

Ristoranti: si loda la ristorazione italiana, senza tener conto che nel settore nell'ultimo anno vi sono stati aumenti di circa il 10 % (dal 2002 + 80%). Sempre più salata la pausa pranzo.

L' Osservatorio Nazionale di Federconsumatori ha registrato dati notevolmente diversi da quelli riscontrati dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Servizi), rilevando forti aumenti dei costi per chi decide di mangiare fuori casa, sia nei bar / mense che nei ristoranti.
Un pasto medio (es. acqua, piatto di pasta, caffè e gelato), consumato nei bar/mense, costa 10,50 € (pari a 220,50 € al mese), 4% in più dal 2007 e ben 148% in più rispetto al 2001.
I ristoranti, invece, sono ormai diventati un vero e proprio lusso per le famiglie.
Infatti, se prima del 2002 gli italiani si recavano mediamente 3 volte al mese al ristorante, oggi, secondo i nostri dati, tale appuntamento si è diradato, con una diminuzione del 50,2%.
Un pasto medio al ristorante, composto da un antipasto, un primo (es. pasta alla carbonara), un secondo (di carne), un contorno (es. patate, insalata), caffè, un litro di acqua minerale ed il servizio può costare oggi da 32,00 € a 39,00 €, cioè ben l’8-10% in più rispetto allo scorso anno.
Un dato allarmante che emerge dalle nostre ricerche è quello relativo all’aumento del costo di un pasto al ristorante rispetto al 2002, che si attesta a circa + 78-86%.


Farmaci: al nuovo Ministro della Salute Federconsumatori chiede di completare il processo di liberalizzazione della vendita dei farmaci

Farmaci: al nuovo Ministro della Salute Federconsumatori chiede di completare il processo di liberalizzazione della vendita dei farmaci e di promuovere i farmaci equivalenti. I risparmi potrebbero essere utilizzati per megliorare la qualità del Servizio Sanitario Nazionale.

Invitiamo il nuovo Ministro della Salute a proseguire il percorso, già avviato dal precedente Governo, sulle liberalizzazioni dei farmaci, sostiene Rita Battaglia, Vice Presidente della Federconsumatori.
La validità di questo provvedimento è stata dimostrata dal fatto che, nel segmento dei farmaci da banco distribuiti anche nelle parafarmacie e all’interno della grande distribuzione, si è realizzata una riduzione dei prezzi di circa il 20%. Le famiglie hanno così ottenuto, per i farmaci da banco, un risparmio di 20 € annui.
Tale risparmio potrebbe aumentare di ulteriori 40 € annui se avvenisse l’estensione alla vendita dei farmaci di fascia C con obbligo di prescrizione anche all’interno delle parafarmacie e della grande distribuzione.
Sosteniamo inoltre che temi rilevanti, da affrontare urgentemente siano:
· La promozione e la diffusione dei farmaci equivalenti, che, in Italia, rappresentano appena il 10% della spesa complessiva dei farmaci, mentre in Europa raggiungono oltre il 30%;
· La messa in produzione dei farmaci monouso e conformi, coerenti con i tempi previsti per una corretta terapia di guarigione. Tutto ciò eviterebbe inutili sprechi e comporterebbe risparmi che potrebbero arrivare al 25%- 30% dell’intera spesa sanitaria nazionale.
Il frutto dell’operazione congiunta, sui farmaci equivalenti e su quelli monodose, comporterebbe un risparmio complessivo di 1,1 miliardi di Euro all’anno, con grande sollievo della spesa pubblica e delle famiglie.
Ciò consentirebbe allo Stato di disporre di ingenti risorse per migliorare la qualità del Servizio Sanitario Nazionale, a partire dall’abbattimento dei tempi di attesa per le visite specialistiche (che attualmente arrivano a mesi) e dal miglioramento dell’assistenza, per ristabilire certezze nel diritto alla salute in tutto il nostro Paese.

Petrolio: gli aumenti comportano pesanti ricadute sulle famiglie, sopratutto in assenza di interventi (di calmieramento, di defiscalizzazione e di lib

Alla luce del prezzo in continua ascesa del petrolio - in questi giorni di 123 dollari al barile - è necessario riconsiderare in negativo le previsioni di spesa che colpiranno le famiglie italiane in primis nei due settori più importanti: energia e alimentazione.
Per i costi energetici le nuove previsioni portano a ricadute nel 2008 pari a:
- 205 euro per luce e gas
- 175 per il riscaldamento domestico
- 280 euro per carburanti (media consumi tra benzina e gasolio)
Per una spesa totale di 660 euro.
Inoltre, i costi energetici incideranno negativamente sui costi di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti alimentari con un aumento complessivo non più di 445 euro, come previsto, bensì di 485 euro annuali.
Solo per queste due voci ed in assenza di interventi di calmieramento, le famiglie subiranno un incremento di 1.145 euro della propria spesa annuale, per questi due settori, pari al 3,8 del tasso di inflazione.
Ribadiamo perciò l’urgenza da parte del nuovo Governo sia di interventi strutturali di liberalizzazione e modernizzazione dei vari settori e sia, sul versante fiscale per i percettori di reddito fisso, lavoratori e pensionati, con una detassazione di almeno 1.000 euro all’anno.