martedì 13 maggio 2008

Petrolio: gli aumenti comportano pesanti ricadute sulle famiglie, sopratutto in assenza di interventi (di calmieramento, di defiscalizzazione e di lib

Alla luce del prezzo in continua ascesa del petrolio - in questi giorni di 123 dollari al barile - è necessario riconsiderare in negativo le previsioni di spesa che colpiranno le famiglie italiane in primis nei due settori più importanti: energia e alimentazione.
Per i costi energetici le nuove previsioni portano a ricadute nel 2008 pari a:
- 205 euro per luce e gas
- 175 per il riscaldamento domestico
- 280 euro per carburanti (media consumi tra benzina e gasolio)
Per una spesa totale di 660 euro.
Inoltre, i costi energetici incideranno negativamente sui costi di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti alimentari con un aumento complessivo non più di 445 euro, come previsto, bensì di 485 euro annuali.
Solo per queste due voci ed in assenza di interventi di calmieramento, le famiglie subiranno un incremento di 1.145 euro della propria spesa annuale, per questi due settori, pari al 3,8 del tasso di inflazione.
Ribadiamo perciò l’urgenza da parte del nuovo Governo sia di interventi strutturali di liberalizzazione e modernizzazione dei vari settori e sia, sul versante fiscale per i percettori di reddito fisso, lavoratori e pensionati, con una detassazione di almeno 1.000 euro all’anno.

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