giovedì 6 settembre 2007

MUTUI A TASSO VARIABILE. NECESSARI INTERVENTI A TUTELA DELLE FAMIGLIE


MUTUI A TASSO VARIABILE. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO INTERVENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE. GOVERNO E BANKITALIA SI ATTIVINO PERCHE’ ANCHE LE BANCHE FACCIANO LA LORO PARTE.

Dal 2003 gli analisti finanziari paventavano la crescita dei tassi di mercato. Nonostante ciò, i consigli (o i mancati avvertimenti) delle banche hanno indotto chi intendeva accendere un mutuo per l’acquisto della casa a farlo al tasso (civetta) più basso, guarda caso, quello variabile.
In questo settore l’ Italia vanta una serie di primati: oltre i maggiori tassi medi rispetto al resto d’Europa, anche il fatto che il 75 per cento dei mutui in essere è a tasso variabile. In Francia e in Germania il dato è esattamente invertito: il 75 per cento dei mutui è a tasso fisso.
Adusbef e Federconsumatori ribadiscono con forza la richiesta a Governo e Bankitalia perché pongano in essere ogni iniziativa in grado di evitare che il contenzioso derivante dalle difficoltà delle famiglie assuma proporzioni insostenibili.
Ma, al tempo stesso, chiedono con forza che Istituzioni e Autorità di vigilanza intervengano con decisione:
* perché il settore creditizio proceda decisamente e con responsabilità per rendere fluide e non esose le procedure per surrogazione del creditore e trasferibilità dei mutui;
* perché siano eliminati tutti quegli ostacoli (anche finanziari) che stanno dissuadendo coloro che vogliono legittimamente rivedere le condizioni dei mutui in essere, dal procedere a sostituzioni ed a chiusure anticipate;
* perché siano eliminate fin da ora le penali per l’estinzione anticipata del contratto, anche per i mutui stipulati precedentemente al 2 febbraio 2007 (Decreto Bersani bis);
* perché non impongano la presenza del notaio se non nei casi effettivamente complessi e delicati; perché siano messi a disposizione fondi di garanzia e di solidarietà.

Insomma, quando sosteniamo che “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione…..” non parliamo delle risultanze di un congresso consumerista, ma dell’art. 47 della nostra Costituzione.

Adusbef e Federconsumatori Roma, 5 settembre 2007

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